La Biblioteca è stata considerata luogo privilegiato per la custodia della memoria locale.
Per questo in passato e in tempi recenti i discendenti di famiglie ragguardevoli e di personaggi di rilevanza per la vita cittadina le hanno affidato i propri archivi per la custodia, l’inventariazione e la consultazione.
Numerosi sono quindi gli archivi privati presenti in Biblioteca, tutti importanti testimoni per la storia locale in ampia accezione.
Fra i più significativi: Dondi dall’Orologio, Pietro Estense Selvatico, Alberto Cavalletto, Emilio Lovarini, l’archivio Maldura-Emo Capodilista. Di recente si è aggiunto l'Archivio di lotta femminista per il salario al lavoro domestico.