Visite “animate”, più che guidate, per entrare nel magico percorso, ideato da Antonio Pedrocchi assieme all’architetto Giuseppe Jappelli, al piano nobile dello Stabilimento Pedrocchi in compagnia degli attori di teatrOrtaet. La scoperta del monumento passa dalla dimensione del racconto e dell’aneddoto, a un tuffo nella meravigliosa “macchina del tempo” celata dentro allo storico Caffè padovano. Dai leoni della piazzetta si sale dall’imponente scalone del vestibolo, per poi attraversare le varie sale cambiando stile, epoca, atmosfera.

La visita rievoca la figura del caffettiere che un sonetto scherzoso del professor Pietro Buratti definì un genio en mascara da mona e che Carlo Leoni in un chiacchieratissimo articolo del Figaro descrisse come persona pingue e robusta, di aspetto maligno e con il cipiglio da cattedrante benché nato in una miserabile casuccia.
Eppure questo caffettiere ebbe il coraggio di affidare al celebre architetto Giuseppe Jappelli l’incarico di fare il più bel caffè della terra. Una macchina del tempo su cui, è inutile ricordarlo, versarono fiumi d’inchiostro personaggi come Arnaldo Fusinato, Stendhal, Giovanni Prati, Théophile Gauthier…                         
con Alessandra Brocadello e Carlo Bertinelli a cura di TeatrOrtaet

in collaborazione con Musei Civici di Padova, Caffè Pedrocchi