Il bronzetto presenta sulla superficie una patina scura.
Il bronzetto rappresenta un offerente armato. La figura è rappresentata stante, in posizione frontale, con la gamba sinistra leggermente avanzata. Il busto è piuttosto corto e appiattito, gli unici tratti anatomici che presenta anteriormente e posteriormente sono rispettivamente capezzoli e ombelico, resi da un circoletto inciso appena rilevabile, e un solco profondo lungo la schiena.
Le braccia si innestano tubolari su larghe spalle. Il braccio destro si allunga in avanti con la mano chiusa: probabilmente recava un attributo oggi perduto, di cui resta una piccolissima traccia. Il sinistro invece è piegato all'altezza del gomito, andandosi ad appoggiare sul fianco. La mano quasi non si riesce a distiguere. Il sesso, molto pronunciato è coperto da un perizoma "a grembiule". Le gambe sono molto rigide, la muscolatura dei glutei e dei polpacci è ben evidente. La testa, piuttosto grande e sproporzionata rispetto al corpo, è coperta da lunghi capelli incisi e ricadenti sulle spalle con un taglio a triangolo. I lineamenti del volto sono rozzi e resi sommariamente: occhi a mandorla in rilievo, orecchie appena accennate da una piccola sporgenza irregolare, naso prominente e mento appuntito, bocca quasi non accennata.
Ambito Culturale
Ambito etrusco-italico
Cronologia
Tra il 640 e il 620
Materiale e Tecnica
Bronzo a fusione piena
Dimensioni
Altezza: 9,2 cm
Larghezza: 4,2 cm
Collocazione
Museo Archeologico
Sala II-bronzetti, vetrina 1
Inventario
XIX-36
Stato di conservazione
Mutilo
Specifiche di reperimento
Provenienza sconosciuta.
Osservazioni
Lo schema iconografico dell'offerente con il braccio posato sul fianco, lo si trova frequentemente in Etruria, in una serie di bronzetti influenzati dall'arte ionica databili alla fine del VI sec. a.C., da cui il nostro esemplare si distingue per una maggiore rigidità e schematizzazione di torace e gambe, per la presenza del perizioma e dell'acconciatura a triangolo. Un facile e puntuale confronto, utile per la datazione del nostro esemplare, può essere istituito con un bronzetto databile tra il 640 e il 620 a.C. e conservato presso il Museo Archeologico di Verona, il quale presenta la mano sinistra sul fianco, il perizoma, capezzoli e ombelico resi da circoletti incisi, taglio dei capelli a punta. Questo bronzetto sembra riferibile all'ambiente etrusco settentrionale, vista la resa anatomica, e rientrare nella tipologia ionica del kouros arcaico di metà o seconda metà del VII sec. a.C. Circa le operazioni di restauro si riporta solo quanto in bibliografia di riferimento, non si è provveduto alla verifica della informazioni sulla documentazione ufficiale.