Balsamario incolore, con riflessi verdognoli, pasta trasparente. Presenta labbro ribattuto all'interno, appiattito superiormente e con orlo arrotondato, robusto collo cilindrico fortemente strozzato all'attacco, corpo globulare a profilo lievemente biconico, con leggera depressione orizzontale verso il fondo apodo. Sul fondo si notano tracce dell'attacco del pontello. Vetro sottile.
La forma è avvicinabile al tipo 17 di De Tommaso.
Ambito Culturale
Ambito orientale (?)
Cronologia
L-III secolo d.C. sec.
Materiale e Tecnica
Vetro / vetro soffiato a mano libera
Dimensioni
Altezza: 17,1 cm
Diametro: 5,1 cm
Diam. orlo: cm 5,1; diam. max.: cm 10,2; diam. base: cm 5,5
Collocazione
Museo Archeologico
sala V; settore 8
Inventario
1517M
Stato di conservazione
Integro
Specifiche di reperimento
Provenienza da Monselice (PD)?
Osservazioni
Il balsamario può considerarsi una bottiglia, viste le dimensioni notevoli, e si distingue nettamente dai piccoli balsamari, tipici del I secolo d.C. Esso trova confronto con alcuni balsamari/bottiglia rinvenuti a Tomis, sulla costa dobrugiana del Mar Nero, conservati al Museo Archeologico di Costanza e datati al II-III secolo d.C. Il pezzo è stato inventariato all'interno dell'Inventario Cordenons 1900-1992 (Catalogo di Raccolte Archeologiche-Antichità preromane e romane).