Balsamario in vetro verdognolo-giallastro, pasta trasparente. Presenta labbro espanso, ripiegato irregolarmente verso l'interno e appiattito, lungo collo cilindrico a profilo continuo con il ventre, corpo troncoconico su base leggermente concava. Si avvicina al tipo E della Harden, probabilmente di origine egiziana, alla forma 82B (1) della Isings e al tipo 68 di De Tommaso, noto da due soli esemplari rinvenuti a Siniscola, in Sardegna.
Ambito Culturale
Ambito del Mediterraneo orientale
Cronologia
L secolo d.C. sec.
Materiale e Tecnica
Vetro / vetro soffiato a mano libera con bollicine
Dimensioni
Altezza: 11,8 cm
Diametro: 1,8 cm
Diam. orlo: cm 1,8; diam. max.: cm 2,8.
Collocazione
Museo Archeologico
sala V; settore 8
Inventario
1518M
Stato di conservazione
Ricomposto
Specifiche di reperimento
Provenienza da Monselice (PD)?
Osservazioni
La forma del labbro, ribattuto superiormente, non appartiene agli esemplari occidentali, mentre sembra tipica dei balsamari del Mediterraneo orientale (si tratta di una caratteristica riscontrata nel 70% dei balsamari conservati a Tel Aviv, Beirut e Gerusalemme). Trova confronti con esemplari provenienti da Cipro, da Dura Europos e da Akko (si veda Zampieri 1998, p. 76). Il pezzo è stato inventariato all'interno dell'Inventario Cordenons 1900-1992 (Catalogo di Raccolte Archeologiche-Antichità preromane e romane).