Si ritiene che la destinazione d'uso della tavoletta fosse quella di decorare cofanetti destinati a doni nuziali.
Ridolfi testimonia che Giorgione aveva eseguito dei dipinti per mobilio su temi improntati alle "Metamorfosi" di Ovidio.
Il soggetto del cosiddetto "Idillio campestre" è enigmatico e la questione della sua interpretazione rimane a tutt'oggi ancora irrisolta. La tavoletta nasce in un contesto che prediligeva "il soggetto nascosto", intelligibile a pochi iniziati.
Le figurette cristalizzate in primo piano siedono in atteggiamento sognante e di composta serenità, in colloquio con la natura. Dietro di loro vi è una valle che si allontana verso montagne azzurrine, percorsa da torri ed edifici rurali coperti da tetti di sapore nordico. Sul fondo si protende nell'acqua il profilo di una città, mentre alberi e piante si lasciano andare docilmente al movimento dell'aria.
La figura femminile presenta una gamma cromatica che va dal viola amaranto al giallo ambra; il personaggio maschile indossa un corpetto rosso mattone e calzoni bianco argento.
Qui, come altrove, Giorgione ha dipinto le figurette dopo aver realizzato il paesaggio.
Autore
Giorgio da Castelfranco detto Giorgione
Cronologia
XV, fine sec.
Materiale e Tecnica
Olio su tavola
Dimensioni
Altezza: 12 cm
Larghezza: 19 cm
Inventario
170
Stato di conservazione
Buono
Acquisizione
Legato