La torre dell'orologio, che si innalza tra il Palazzo dei Camerlenghi e il Palazzo del Capitanio in piazza dei Signori, rappresenta uno dei simboli dell'epoca Carrarese in Padova.
Intorno alla metà del Trecento  sulla torre d’ingresso alla Reggia Carrarese venne collocato l’orologio astrario, realizzato da Jacopo Dondi: un’opera straordinaria per l’epoca, perché oltre a segnare e suonare le ore del giorno, mesi, indicava la situazione astronomica con  le fasi lunari e il corso del sole attraverso i segni dello zodiaco. Il meccanismo inventato da Dondi divenne tanto celebre, che la sua famiglia passò alla storia col nome di Dondi Dell’Orologio.

Durante le guerre tra Carraresi e Visconti (1388-90), a seguito di un saccheggio del Palazzo la torre fu completamente distrutta e l’orologio andò perduto. 
Nel successivo periodo di dominazione veneziana, per dimostrare la sua grandezza e il predominio su Padova, Venezia fece ricostruire la torre sulle rovine della porta orientale della Reggia Carrarese. Venne poi edificato il palazzo del Capitanio e nel 1423 la piccola torre venne rialzata fino a 30 metri dal piano stradale, e venne installato un altro orologio-astrario opera degli orologiai Matteo Novello, Giovanni e Gian Pietro delle Caldiere e copia conforme a quello di Jacopo Dondi.

La torre è dotata di 5 piani interni, di cui i primi 3 sono stati destinati a contenere le parti del meccanismo dell'orologio, gli altri 2 costituivano la residenza del maestro orologiaio, custode e manutentore. Il quadrante ha una forma circolare, con al centro il pianeta Terra, secondo la teoria astronomica tolemaica di un sistema geocentrico: nella fascia esterna è incisa la numerazione delle ore con caratteri romani, la fascia interna contiene le stelle di rame. Nella terza fascia si vedono i segni zodiacali. L'osservatore attento vedrà che figurano 11 simboli:lo Scorpione occupa infatti due caselle, e manca la Bilancia. Una leggenda popolare narra che il Dondi rimase scontento del trattamento economico riservatogli dai committenti, per cui decise di rimuovere il segno della bilancia simbolo di (mancata) giustizia. In realtà i segni presenti si rifanno al sistema zodiacale pre-romano, quando le costellazioni dello Scorpione e della Bilancia erano unite in una sola.

Nel 1532 il veronese Giovanni Maria Falconetto venne incaricato da Venezia di realizzare la facciata dell’ingresso principale del Palazzo del Capitanio in sintonia con i nuovi canoni estetici del Cinquecento. Il Falconetto lo trasformò in un arco di trionfo, con quattro colonne che sostengono il frontone su cui campeggia il leone marciano.

Nonostante gli svariati restauri che si sono succeduti, l’orologio resta sostanzialmente quello medioevale e rappresenta l’orologio con astrario più antico d’Europa.
Le più importanti modifiche apportate sono state eseguite intorno alla fine del XVII secolo e nel XVIII secolo, quando, oltre al nuovo pendolo, nella lanterna superiore della torre è stata installata l'attuale campana di bronzo, che viene azionata con una serie di lunghi rinvii dall'orologio stesso (treno del suono). Successivamente fu modificato il quandrante dell'orologio del Dondi, secondo l' "orario francese" (suddivisione in due parti ciascuna ciascuna di 12 ore con la segnalazione delle ore XII posizionata sul vertice alto del quadrante, come ora siamo abituati nel leggere i nostri orologi). Nella seconda metà del XIX secolo fu ripristinato l'antico quadrante delle 24 ore all'italiana - come visibile oggi - e furono installati i dispositivi automatici, in corrispondenza dei quattro fori agli angoli, per la visione esterna delle ore e dei minuti (cambio ogni 5 minuti) in alto, del giorno e del mese in basso.

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Info

Torre dell’Orologio, piazza Capitaniato, 19
biglietto: offerta libera
orario invernale: 1/10 – 30/4
mercoledì, venerdì: due turni di visita alle 9.30 e alle 11.15
sabato: quattro turni di visita alle 9.30, 11.15, 15.30 e 17.00
orario estivo: 1/5 – 30/9
mercoledì, venerdì: due turni di visita alle 9.30 e alle 10.30
sabato: quattro turni di visita alle 9.30, 10.30, 17.30 e 18.30
max di 10 persone a turno
prenotazione obbligatoriasalvalarte@legambientepadova.it
tel. 3924764353 dalle 9:30 alle 12:00 e dalle 15:30 alle 18:00